Ricerche e Osservatori:   TURISMO

 

7^ INDAGINE NAZIONALE SUL COSTO DEGLI STABILIMENTI BALNEARI - GIUGNO 2024


 

GIUGNO: AUMENTI DEL 4% SOTTO "L'OMBRELLONE" DELLE SPIAGGE ITALIANE

Una primavera piovosa e capricciosa non frena la voglia di vacanze e di mare. Ma quanto spende una famiglia italiana in media per uno stabilimento balneare attrezzato? Sono cambiati i prezzi rispetto all’anno scorso? In che modo?

Il Centro studi I.R.C.A.F. illustra i risultati dell'indagine studio annuale sui costi degli stabilimenti balneari. Quest'anno le condizioni del mercato risultano particolarmente interessanti per via delle recenti sentenze del Consiglio di Stato che hanno dichiarato illegittime le proroghe generalizzate delle concessioni demaniali per gli stabilimenti balneari, perché contrastanti con la Direttiva Europea Bolkestein, permane la proroga tecnica fino al 31 dicembre 2024 per le concessioni già scadute per le quali i Comuni non riescano a concludere le procedure di gara.
L’indagine ha preso in considerazione un campione di 65 stabilimenti balneari sparsi su tutto il territorio nazionale, per il quale si sta seguendo uno studio longitudinale (ovvero, sono stati individuati degli stabilimenti dei quali si sta seguendo negli anni lo sviluppo delle politiche di prezzo). La ricerca prende in considerazione il costo per una famiglia media italiana, composta da 2 adulti ed 1 bambino under 12, di affittare 1 ombrellone e 2 lettini in 3° fila durante il periodo di bassa stagione, sia per un giorno festivo sia settimanale (si è ipotizzata la settimana dal 9 al 15 giugno 2024) . L’indagine si è svolta nei giorni 21-22- 23 maggio e l’ 85% degli stabilimenti ha dato riscontro.

Dalla computazione dei dati è risultato che:

  • il costo medio nazionale per un giornaliero festivo è di 24,55 € durante la bassa stagione, con un aumento del 3,98% rispetto all’anno scorso.
  • Il costo medio nazionale di un pacchetto settimanale, invece, è 159,85 €, registrando dunque un aumento del 1,73% (pari a 2,71€) rispetto ai costi settimanali del 2023.
  • Aumento dei prezzi non ascrivibile alla sola inflazione, infatti mentre l’inflazione è +0,5% (da giugno 2023 ad aprile 2024, secondo i dati ISTAT), si registra un incremento che è otto volte superiore per il costo giornaliero e triplo per quello settimanale.
Il pacchetto settimanale registra un aumento in percentuale minore rispetto al giornaliero festivo, che può essere in parte spiegato dal fatto che si è ampliato il numero di gestori degli stabilimenti che propongono pacchetti settimanali con una riduzione della tariffa (di solito uno sconto del 10%).

Differenze di spesa in più nel Mar Tirreno/Ligure (34,04% sul giornaliero festivo e del 42,70% sul settimanale) rispetto agli stabilimenti nel Mare Adriatico/Ionio. Questi ultimi sono molto più economici.

Il costo di un giornaliero varia considerevolmente sul territorio italiano:
  • massimo di 45 € Sabaudia, 42 € a Lerici in Liguria, Costiera amalfitana 40€,
  • un minimo di 10€ a Tortolì.
  • In mezzo la costa romagnola sui 25€
Mentre destinazioni economiche si rilevano essere:
  • Vieste, Sciacca e Policoro con un costo di 12€.
Questa diversità si spiega con la necessità degli stabilimenti di rispondere ad un’ampia gamma di richieste dei clienti, adattandosi a diverse disponibilità economiche, ma anche con la diversità dei servizi sul territorio.
A livello regionale, gli stabilimenti presenti sui mari Adriatico e Ionio tendono ad essere più economici di quelli sui mari Tirreno e Ligure.

Infatti, per i bagni che si trovano sui mari Adriatico e Ionio la spesa media si attesta:
  • sui 21,06 € per il giornaliero (+ 5,22% rispetto al 2023),
  • e sui 129,31 € per il settimanale (+0,79 % rispetto al 2023),
mentre per quelli presenti sulle coste Tirrenica e Ligure si registrano un costo:
  • giornaliero di 27,24 € (+1,52 % rispetto al 2023)
  • settimanale di 183,48 € (+ 0,22% rispetto al 2023).
Pertanto gli stabilimenti sui mari Tirreno e ligure propongono in media un giornaliero festivo che costa +29,34% e un settimanale che costa +41,89% rispetto a quelli delle sponde Adriatica e Ionica. Non solo le differenze di prezzo sono importanti tra le due coste, ma bisogna anche sottolineare che l’aumento percentuale dei costi rispetto all’anno scorso non è stato uniforme. I bagni della costa Adriatica-Ionica presentano anche un aumento percentuale annuale dei prezzi più che triplo rispetto all’aumento dei prezzi avvenuto sulle coste Tirreno-Ligure.
Pagina aggiornata: 25/05/2024